Il Sindaco Carlo Carnevali replica a Padre Alberto Maggi

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Data:

16 Giugno 2015

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“I SEGNALI SBAGLIATI NON SONO COLPA NOSTRA”

Gli errori sulla segnaletica turistica non sono colpa del Comune, che ha fornito indicazioni esatte. Il concetto espresso dal Sindaco Carlo Carnevali risponde alle critiche che Padre Alberto Maggi, fondatore del Centro Studi Biblici, aveva lanciato all’indomani della installazione dei segnali che indicavano tra gli altri anche il Convento di San Filippo Benizi dei Servi di Maria.

“La questione, spiega ancora il primo cittadino, riguarda 10 Comuni, tra cui Montefano, inseriti nel Progetto “Valle del Pensare” finanziato da Fondi Europei, di cui capofila è il Comune di Montelupone.

L’ultima fase di questo progetto prevede che le comunità interessate adottino una cartellonistica uniforme nei singoli territori, previa l’indizione di una unica gara di appalto, espletata dalla Provincia di Macerata, che ha visto l’aggiudicazione da parte di una ditta la quale ha predisposto una cartellonistica uniforme per i 10 Comuni partecipanti.

Gli evidenti errori che abbiamo notato fin dalla installazione dei cartelli direzionali non erano contenuti nei testi originali trasmessi dall’Amministrazione Comunale alla ditta aggiudicataria.

Sono quindi inesattezze frutto di un mero errore umano avvenuto nella fase esecutrice, che purtroppo sono state compiute anche negli altri Comuni, ove gli interventi di correzione sono stati necessari più volte, senza però che vi sia stata nessuna polemica giornalistica, come invece avvenuto a Montefano con evidenti strumentalizzazioni politico-istituzionali.

Piccoli errori umani (comprensibili) dei quali la ditta ha formulato le più sentite scuse, impegnandosi per la loro immediata correzione.”

Carnevali, però, non si limita alla spiegazione e attacca Padre Maggi “Se però l’aspettativa di Padre Alberto Maggi era quella che venisse riportata l’indicazione del Centro Studi Biblici su tutti i cartelli direzionali, affermo che tale desiderio, peraltro alquanto protagonistico, seppur coerente con il personaggio, non sarebbe stato possibile realizzarlo, poiché le indicazioni del bando di gara prevedevano espressamente che dovessero essere  indicati soltanto i beni naturalistici o architettonici delle 10 località (non certamente le attività che in essi si svolgono).

Infine una ulteriore stoccata al sacerdote. “Sappiamo tutti quanto grandi siano i suoi meriti; la comunità di Montefano e ben più importanti realtà li apprezzano sicuramente;

però eviti considerazioni eccessive, ingiuste che peraltro esulano dal suo prestigioso ruolo.

Anche perché è appetibile salire sul carro (suo) del vincitore, soprattutto nella nostra Montefano, da parte di chi cerca una nuova verginità politica a tutti costi e in ogni circostanza.”

Ufficio Stampa Comune di Montefano

 

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Ultimo aggiornamento: 16/06/2015, 12:00

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